Epatite B

Il virus dell’epatite B (Hbv) è un virus a Dna appartenente alla famiglia degli Hepadnaviridae

Il virus dell’epatite B (Hbv) è un virus a Dna appartenente alla famiglia degli Hepadnaviridae. Se ne conoscono attualmente 6 genotipi (A-F) aventi una diversa distribuzione geografica

La trasmissione avviene per via parenterale apparente, ovvero attraverso trasfusioni di sangue o emoderivati contaminati dal virus, o per tagli/punture con aghi/strumenti infetti, sessuale e perinatale da madre a figlio. Inoltre, dal momento che il virus resiste sulle superfici ambientali per almeno 7 giorni, il contagio può avvenire anche per via parenterale inapparente (inoculazione indiretta) ovvero tramite veicoli contaminati attraverso minime lesione della cute o delle mucose (spazzolini dentali, forbici, pettini, rasoi, spazzole da bagno contaminate da sangue infetto). La trasmissione per via. Tuttavia, il rischio di contagio per trasfusione, seppur ancora presente nei paesi in via di sviluppo, è stato praticamente eliminato nei paesi industrializzati, in virtù dei controlli effettuati sul sangue donato ed ai successivi processi di lavorazione in grado di distruggere il virus.

Il periodo d’incubazione varia fra 45 e 180 giorni, ma si attesta solitamente fra 60 e 90 giorni.

L’infezione da Hbv è, nella maggior parte dei casi, asintomatica. Al contrario l’evoluzione dell’infezione in malattia presenta esordio insidioso con disturbi addominali, nausea, vomito e a volte con ittero accompagnato da febbre di live entità. Tuttavia, solo il 30-50% delle infezioni acute negli adulti e il 10% nei bambini, porta ad ittero. Il tasso di letalità è pari a circa l’1%, ma la percentuale aumenta nelle persone di età superiore ai 40 anni.

La maggior parte della gente non avverte alcuni sintomi una volta infettata recentemente. Tuttavia, alcune persone hanno una malattia acuta con sintomi che durano diverse settimane, tra cui ingiallimento della pelle e degli occhi (ittero), urine scure, estrema stanchezza, nausea, vomito e dolore addominale. Le persone con epatite acuta possono sviluppare insufficienza epatica acuta, che può portare alla morte. Tra le complicanze a lungo termine delle infezioni da HBV, un sottoinsieme di persone sviluppa malattie epatiche avanzate come cirrosi e carcinoma epatocellulare, che causano elevata morbilità e mortalità.

Non esiste un trattamento specifico per l'epatite acuta B. Pertanto, la cura è volta a mantenere il comfort e un adeguato equilibrio nutrizionale, compresa la sostituzione dei liquidi persi da vomito e diarrea. La cosa più importante è evitare farmaci non necessari. Acetaminofene, paracetamolo e farmaci contro il vomito devono essere evitati.

L'infezione cronica da epatite B può essere trattata con farmaci, compresi gli agenti antivirali orali. Il trattamento può rallentare la progressione della cirrosi, ridurre l'incidenza del cancro al fegato e migliorare la sopravvivenza a lungo termine.

L'OMS raccomanda l'uso di trattamenti orali (tenofovir o entecavir) come i farmaci più potenti per sopprimere il virus dell'epatite B. La maggior parte delle persone che iniziano il trattamento dell'epatite B deve continuare per tutta la vita.

Vaccinazione

Il vaccino attualmente in uso è prodotto con tecniche di ingegneria genetica, si è dimostrato sicuro ed efficace e fornisce immunità di lunga durata. In Italia, dal 1991 la vaccinazione è obbligatoria per tutti i nuovi nati e, fino al 2003, lo è stata anche per gli adolescenti a 12 anni, e fortemente raccomandata per i gruppi di popolazione a maggior rischio d’infezione (tossicodipendenti, conviventi di portatori cronici, personale sanitario, ecc).

La protezione dura almeno 20 anni ed è probabilmente permanente. L'OMS non raccomanda vaccinazioni di richiamo per le persone che hanno completato il programma di vaccinazione di 3 dosi.

Oltre alla vaccinazione infantile, l'OMS raccomanda l'uso di profilassi antivirale per la prevenzione della trasmissione dell'epatite B da madre a figlio. L'implementazione di strategie di sicurezza del sangue e pratiche sessuali più sicure, tra cui la riduzione al minimo del numero di partner e l'uso di misure di protezione della barriera (preservativi), proteggono anche contro la trasmissione.

Sedi vaccinali

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Elenco sedi

Istituto Superiore di Sanità. EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica. Epatite B

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Ultimo aggiornamento: 12/06/2023
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