L'allontanamento dal centro di alcuni grandi attrattori di traffico contribuirebbe a decongestionare il traffico nella zona centrale della città e a rendere più accessibili questi punti nevralgici con i sistemi di trasporto pubblico.
Già negli scorsi anni la città ha perso una di tali occasioni quando ha scelto per la ristrutturazione in loco dell'ospedale civile di Borgo Trento, perdendo così l'occasione di avere in breve tempo una struttura moderna e decentrata e ridando respiro a tutta la zona della città che ospita attualmente la struttura.
Analogamente alcuni istituti scolastici ospitati in città costituiscono degli attrattori di traffico dalla provincia al centro storico.
Un possibile rimedio potrebbe essere la realizzazione all'interno dell'area "Verona Sud" di un polo scolastico, sia per risolvere alcune criticità che coinvolgono varie scuole superiori (edifici costruiti con criteri e destinazioni diverse dall'uso scolastico e difficilmente adeguabili, problemi "cronici" di sovraffollamento con distribuzione dei ragazzi in più sedi, carenti condizioni generali di manutenzione con problemi di sicurezza nell'ambito della prevenzione incendi e di scarso decoro dell'edificio scolastico) sia perché spesso le scuole sono difficilmente raggiungibili dai ragazzi per problemi di viabilità e di insufficienza di mezzi pubblici per gli studenti che provengono dalla provincia e che rappresentano più della metà del totale.
Sarebbe dunque opportuna anche una rimodulazione dei flussi del trasporto pubblico per le scuole superiori con l'individuazione di percorsi con un numero limitato di fermate e l'incremento invece di tragitti pedonali sicuri con spostamenti di 200/300 m dalle zone di interscambio/sosta dei mezzi agli edifici scolastici.
Un ulteriore attrattore di traffico è rappresentato dalla fiera, inserita in un'area di trasformazione di Verona sud. Per questa area sembra indispensabile prevedere un modello di sviluppo, anche sperimentale, che consenta di migliorare le connessioni e le funzioni tra i due quartieri interessati con piani specifici di previsione per i grandi flussi di mobilità con sistemi di trasporto pubblico.
Sono necessari nuovi modelli di sviluppo con obiettivi che prevedano standard europei qualitativi di servizi e di verde ripensando anche con logiche razionali i flussi del trasporto merci