A partire dal 6 novembre 2019 sarà possibile effettuare la vaccinazione antinfluenzale somministrata dai medici di medicina generale ai soggetti appartenenti ai gruppi a rischio, anziani compresi, e alle categorie per le quali la vaccinazione è raccomandata e offerta gratuitamente. Maggiori informazioni
L'influenza è una malattia infettiva causata dai virus influenzali: la definizione dell'OMS è quella di una affezione respiratoria acuta ad esordio brusco e improvviso con febbre 38° C.
Queste è accompagnata da almeno uno tra i seguenti sintomi generali: cefalea, malessere generalizzato, sensazione di febbre (sudorazione, brividi), astenia e da almeno uno dei seguenti sintomi respiratori: tosse, mal di gola, congestione nasale.
Rapporto sull’andamento epidemiologico dell’influenza e sulla campagna vaccinale antinfluenzale nella Regione del Veneto, stagione 2018-2019.
La Regione del Veneto è stata la prima realtà italiana ad avviare un proprio sistema di sorveglianza epidemiologica dell’influenza. Oltre alla sorveglianza epidemiologica, il Protocollo INFLUNET prevede anche una sorveglianza virologica che consente il monitoraggio della circolazione dei virus influenzali nel nostro Paese. In Veneto quindi la sorveglianza ha interessato sia i MMG e i PLS che si sono resi disponibili per il monitoraggio della sindrome influenzale
Scarica [.pdf] 0,6 MbL’influenza rappresenta un serio problema di Sanità Pubblica e una rilevante fonte di costi diretti e indiretti per la gestione dei casi e delle complicanze della malattia. Le epidemie influenzali annuali sono associate a elevata morbosità e mortalità. La vaccinazione è la forma più efficace di prevenzione dell'influenza. L’Organizzazione Mondiale della Sanità e il Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale 2017-19 riportano, tra gli obiettivi di copertura per la vaccinazione antinfluenzale il 75% come obiettivo minimo perseguibile e il 95% come obiettivo ottimale negli ultrasessantacinquenni e nei gruppi a rischio.
Scarica [.pdf] 0,8 MbPuò interessare qualsiasi età, ma alcune categorie sono più a rischio di sviluppare complicanze anche gravi:
I virus influenzali sono classificati in tre tipi: A, B e C, quest'ultimo con scarso rilievo epidemiologico per l'uomo, poiché causa solo raramente casi sporadici ed epidemie. I virus influenzali di tipo A possono essere suddivisi in sottotipi sulla base delle loro proteine di superficie - emoagglutinina (H) e neuraminidasi (N). Si conoscono 16 sottotipi. Mentre tutti i sottotipi possono circolare fra gli uccelli, è noto che solo tre sottotipi di antigene H (H1, H2 ed H3) e due sottotipi di antigene N (N1 ed N2) hanno circolato o circolano (fino ad ora) anche nell'uomo. Il virus influenzale di tipo A può causare infezioni severe in alcune specie animali, inclusi uccelli, maiali, cavalli, delfini e balene.
L’obiettivo primario della vaccinazione antinfluenzale la prevenzione delle forme gravi e complicate di influenza e la riduzione della mortalità prematura in gruppi ad aumentato rischio di malattia grave.
In particolare la vaccinazione è offerta attivamente e gratuitamente alle seguenti categorie:
Le principali misure di prevenzione raccomandate per ridurre la trasmissione del virus dell’influenza, oltre alla vaccinazione, sono:
Queste misure non possono sostituire la vaccinazione, in quanto una persona infetta può trasmettere il virus anche prima della comparsa dei sintomi e fino a 5-7 giorni dopo l’esordio della malattia, anche in presenza di sintomatologia lieve o addirittura assente