La realizzazione di un grande Parco Urbano cittadino, rimane una priorità per Verona
L’opportunità di ricavarlo nel progetto di trasformazione dell’ex scalo merci ferroviario retrostante la stazione di Porta Nuova rimane una proposta di miglioramento della qualità urbana del Comune di Verona.
Un grande Parco Urbano, oltre ad essere un elemento di cerniera tra i parchi dell’Adige Nord - Sud, Spianà e Parco delle Mura, potrebbe costituire in un’ambito prettamente urbano un’area facilmente accessibile soprattutto per la fruizione dei cittadini, intesa come area ludico - creativa, con importanti risvolti sul benessere, sulla mitigazione del microclima, sul contenimento dell’inquinamento atmosferico.
Un grande parco potrebbe essere un impegno, una sfida, che l’intera comunità di Verona potrebbe vincere. Internamente potrebbero essere dislocate alcune attività come ad esempio un polo scolastico che riqualificherebbe qualche liceo presente nel centro storico della città.
Intorno a noi, a Milano come a Venezia-Mestre si cerca ci impostare con progetti impegnativi il grande tema della trasformazione e rigenerazione urbana.
Nel caso specifico di Milano, gli ex Scali ferroviari dovrebbero rientrare nel “Piano del Verde”, dove la Cintura verde raccorda 9 grandi parchi al margine urbano e gli 8 Raggi innervano, ricucendo spazi verdi grandi e piccoli, l’intera città.
La promessa è ambiziosa: ad ogni cittadino dovrà essere garantita la presenza di un’area verde a 10 minuti a piedi dalla propria abitazione, dovunque questa si trovi.
Il Comune di Milano, insieme a Ferrovie dello Stato e Regione Lombardia, ha dato avvio alla trasformazione delle aree dismesse negli scali ferroviari nell’ambito del territorio comunale (Farini, Greco,Lambrate, Rogoredo, Porta Romana, Porta Genova e San Cristoforo).
In questo contesto gli scali merci in disuso e in dismissione sono suoli che si rimettono in gioco, entro il disegno complessivo della città, sono luoghi che possono concorrere al miglioramento delle criticità e viabilità della città.
Il progetto di "riqualificazione ambientale all’interno del Parco Adige sud", con la prossima realizzazione nel 2015 di un’area umida, può costituire un importante strumento per elaborare una progettualità partecipata nella fruizione e gestione del parco.
Particolarmente interessante risulta la possibilità di definire nuove aree attrezzate da dedicare all’attività motoria, alla socializzazione ed a forme di adozione e gestione delle aree verdi (orti, campi da coltivare, ecc.) sia per i singoli che per i vari gruppi organizzati.
È prevista inoltre la possibilità di sperimentare l’utilizzo di modalità di bio/depurazione: nella nuova area umida verranno creati tre laghetti alimentati dalla fossa Morandina che poi scaricherà in Adige le acque di uscita depurate.
Presentazione delle proposte per la creazione di parchi urbani a Verona, anche sulla base delle esperienze in alcune città europee
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