Il meningococco è la causa più temuta di meningite, dal momento che può dare forme fulminanti e causare focolai epidemici.
Ne esistono diversi sierogruppi: quelli che più spesso causano una malattia invasiva sono i gruppi A, B, C, Y e W135; in Italia, i più frequenti sono il B e C.
Questo microrganismo può essere presente, senza dare sintomi, a livello della mucosa nasofaringea dei cosiddetti "portatori sani" (circa il 5-10% della popolazione adulta, fino al 25% degli adolescenti e dei giovani), da cui si può trasmettere ad altre persone.
L’uomo è l’unico serbatoio dell’infezione. Solo una piccola percentuale dei portatori (meno dell’1%) sviluppa la meningite o la sepsi (una grave infezione generalizzata). Le età più colpite dalla malattia sono i primi anni di vita (in particolare fino ai 4 anni) e il periodo dell’adolescenza/giovinezza.
Lo pneumococco, di cui esistono più di 90 sierotipi, è la principale causa di infezioni batteriche delle vie respiratorie (polmoniti, otiti, sinusiti) in tutte le fasce di età, ma può causare anche meningite e sepsi, in particolare nei bambini e negli anziani. Si tratta di un’infezione poco contagiosa. Lo stato di portatore sano nei bambini è comune.
L'Haemophilus influenzae di tipo b (Hib) era la causa più frequente di meningite nei bambini fino ad alcuni anni fa; dal 1995, quando è stata introdotta la vaccinazione contro questo batterio per i bambini nel primo anno di vita, si è avuta una notevole diminuzione dei casi ed è diventato raro anche lo stato di portatore.