Rischi per la salute e informazioni per la popolazione. Suggerimenti sulle precauzioni da adottare per ridurre l'esposizione umana all'ozono.
Per la valutazione del rischio per la salute da ozono bisogna tener conto che la tossicità dell'ozono si manifesta in un continuum in cui intervengono i livelli di concentrazione, la durata dell'esposizione ed i livelli di attività fisica durante l'esposizione.
In termini di effetti acuti per esposizioni a breve termine le manifestazioni più frequenti sono sintomi respiratori, modificazione della funzionalità polmonare, aumentata reattività delle vie respiratorie (esacerbazioni dell'asma nelle persone suscettibili che fanno attività fisica) e infiammazioni delle vie aeree.
L'ozono è un inquinante secondario che si forma in atmosfera a partire da precursori (inquinanti primari) prodotti da varie sorgenti (veicoli a motore, industrie, processi di combustione…). Questo processo è influenzato da variabili meteorologiche come l'intensità delle radiazioni solari, la temperatura, la direzione e la velocità del vento. Elevate concentrazioni di ozono si possono rilevare anche a distanze considerevoli dai punti di emissione dei precursori.
Gli effetti acuti dell'esposizione ad elevate concentrazioni di ozono comprendono manifestazioni a carico dell'apparato respiratorio come tosse, asma, infezioni delle vie aeree ed esacerbazione di pre-esistenti patologie polmonari e delle vie aeree, nonché un aumento della mortalità, della morbilità e del consumo di farmaci.
Durante le ondate di calore, inoltre, agli effetti dell'ozono si aggiungono anche quelli dovuti direttamente al disagio termico, soprattutto a carico degli anziani residenti nei centri urbani di maggiori dimensioni, ove è presente l'effetto “isola di calore”.
Informazioni dettagliate sui dati di qualità dell’aria, oltre che su ulteriori superamenti e sull’inquinamento da ozono, possono essere di volta in volta verificate alla pagina web di ARPAV.
Rilevazione e previsione dei valori di ozono in tutto il territorio della Regione Veneto
La pubblicazione si propone di chiarire le cause e le conseguenze dello smog fotochimico, spiegando quali categorie di popolazione sono particolarmente a rischio e descrivendo il quadro normativo di riferimento. Uno schema conclusivo sintetizza l'attività informativa svolta da ARPAV sul tema
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Informative ARPAV sul problema dell'ozono troposferico nel territorio della Regione Veneto
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Particolarmente suscettibili sono i bambini, gli adolescenti ed i giovani adulti nei quali è stata dimostrata una riduzione delle funzionalità respiratoria per brevi esposizioni a livelli di concentrazioni comprese tra 120 e 240 µg/m3.
L'OMS in una pubblicazione (WHO Europe: Health risks of ozone from long-range transboundary air pollution”, 2008) ha suggerito per l'aria ambiente un valore guida di 100 µg/m3 per un periodo massimo di otto ore al giorno come livello di protezione per la salute pubblica. Nei soggetti sensibili sono dimostrati effetti sanitari anche a concentrazioni inferiori, ad esempio negli asmatici.
Quattro gruppi di persone sono particolarmente sensibili all'ozono. Questi gruppi diventano particolarmente sensibili quando sono impegnati in attività fisiche all'aperto (per lavoro, gioco o sport). Infatti tali attività determinano nelle persone un aumento della frequenza respiratoria che produce una penetrazione più profonda dell'ozono nelle parti dei polmoni che sono più vulnerabili. I gruppi sensibili includono:
A tutt'oggi vi sono alcune evidenze che indicano che gli anziani o le persone con malattie cardiache hanno un'aumentata sensibilità all'ozono. Comunque, come altri adulti, le persone anziane possono essere ad alto rischio se soffrono di malattie respiratorie o se sono attive all'aperto, o se sono particolarmente suscettibili all'ozono.
Per concentrazioni superiori a 120µg/m3, è opportuno per tutti, ed in particolare per i gruppi a rischio, adottare una serie di comportamenti atti a ridurre il più possibile l'esposizione ad ozono:
In conclusione, a queste concentrazioni, gli anziani e le persone con problemi respiratori devono intensificare l'attenzione ed evitare esposizioni anche di breve durata nelle ore calde della giornata.