L'herpes zoster, più comunemente noto come fuoco di Sant'Antonio, è l’infezione da parte del virus varicella zoster (VZV) di uno o più nervi. All'infezione, di solito, si associa una dolorosa eruzione cutanea che può manifestarsi in qualsiasi parte del corpo, solitamente su un solo lato del torace o dell'addome.
Il VZV appartiene alla grande famiglia degli herpesvirus, ed è lo stesso che causa la varicella nei bambini. Il virus, infatti, dopo aver causato la varicella, rimane inattivo nel tessuto nervoso per poi risvegliarsi, a distanza di molti anni.
Si stima che una persona su dieci avrà almeno un episodio di herpes zoster in età adulta. Pur non essendo pericoloso per la vita, l'herpes zoster può essere molto doloroso. La vaccinazione riduce il rischio di svilupparlo mentre l'avvio della cura in tempi rapidi può accorciare i tempi dell'infezione e ridurre la possibilità che si verifichino complicazioni.
L'herpes zoster è causato dal virus varicella zoster (VZV), lo stesso virus che causa la varicella, appartenente alla grande famiglia degli Herpesvirus.
La causa della riattivazione del virus non è nota, ma si pensa che nella maggior parte dei casi avvenga a causa di un abbassamento delle difese immunitarie.
Alcuni dei fattori che possono favorirla comprendono:
Anche persone giovani e sane possono sviluppare l'herpes zoster.
Le persone con l'herpes zoster possono trasmettere il virus a chiunque non abbia ancora avuto la varicella, o non sia vaccinato contro di essa, attraverso il contatto diretto con le vescicole aperte che contengono il virus infettante.
La trasmissione dell'infezione può avvenire fino a che l'ultima vescicola non sia secca. Sino ad allora, quindi, è consigliabile rimanere in casa per evitare di contagiare altre persone ed evitare di condividere vestiti o asciugamani con altri e di praticare nuoto o sport di contatto.
In alcune persone l'herpes zoster può manifestarsi con dolore intenso senza eruzione cutanea.
In altre, alcuni giorni prima della comparsa delle vescicole possono verificarsi disturbi (sintomi) che includono:
E' raccomandata nelle persone dai 65 anni di età o negli individui a rischio, anche se più giovani. Si tratta di un vaccino, in grado di rafforzare la risposta immunitaria nei confronti del virus e, quindi, di prevenirne la riattivazione o di ridurre il decorso e la gravità delle manifestazioni. Il vaccino è somministrato per via sottocutanea o intramuscolare in una o due dosi.
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