È una malattia molto contagiosa che colpisce spesso i bambini tra 1 e 3 anni, per cui viene detta infantile, come la rosolia, la varicella, la pertosse e la parotite. Si trasmette solo nell’uomo. I malati vengono isolati nel periodo di contagio.
Prima della vaccinazione di massa, epidemie di morbillo si verificavano ogni 2-3 anni, con piccoli focolai localizzati durante gli anni interpandemici. Il lattante la cui madre ha già avuto il morbillo riceve un'immunità passiva transplacentare che dura per quasi tutto il primo anno di vita; successivamente la suscettibilità al morbillo è elevata.
Un singolo episodio di morbillo conferisce immunità per tutta la vita.
Il morbillo è una delle malattie più trasmissibili.
Il periodo di incubazione è di circa 10 giorni: inizia all’entrata del virus nell’organismo e finisce all’insorgenza della febbre. La contagiosità si protrae fino a 5 giorni dopo l’eruzione cutanea, ed è massima tre giorni prima, quando si ha la febbre.
Il contagio avviene tramite le secrezioni nasali e faringee, probabilmente per via aerea tramite le goccioline respiratorie che si diffondono nell’aria quando il malato tossisce o starnutisce.
Il morbillo non ha sintomi gravi, provoca principalmente un’eruzione cutanea, simile a quelle della rosolia o della scarlattina. Dura tra i 10 e i 20 giorni.
I primi sintomi sono simili a quelli di un raffreddore (tosse secca, naso che cola, congiuntivite) con una febbre che diventa sempre più alta.
La sintomatologia clinica nel periodo di invasione è caratterizzata da febbre alta, rinite, faringite e congiuntivite. Prima dell’insorgenza dell’esantema possono comparire delle macchioline bianche all’interno delle guance (macchie di Koplik).
Stagionalità | Settembre/ottobre - Marzo/aprile |
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Età | 6 mesi |
Incubazione | 10-12 gg |
Contagiosità | 72h prima - 5 gg dopo esantema |
Prodromi | Incubazione (10-12) cefalea, disturbi GI malessere Invasione (3-5) Febbre Tosse, rinite congiuntivite Enatema, Koplik |
Non esiste una cura specifica. Si possono trattare i sintomi (terapia sintomatica) ma non la causa: paracetamolo per abbassare la febbre, sciroppi per calmare la tosse, gocce per gli occhi. Esiste un rischio di prematurità per i bambini che hanno la madre infetta durante la gestazione.
Si utilizzano gli antibiotici soltanto nel caso in cui insorgano delle complicanze . Può associarsi a diarrea, per questo motivo è importante mantenere un buon livello di idratazione del paziente.
Il vaccino del morbillo appartiene ai vaccini vivi attenuati. Il vaccino esiste sotto forma di un complesso vaccinale contro il morbillo, la parotite e la rosolia (Mpr).
Si consiglia una prima dose del Mpr prima del 24° mese di vita, preferibilmente al 12-15° mese, con un richiamo verso 5-6 anni o 11-12 anni. Fino al 6°-9° mese, il neonato può essere protetto dagli anticorpi che gli vengono dalla madre se questa è immunizzata. La durata di immunizzazione del neonato è inferiore se la madre è stata immunizzata da un vaccino e non dal morbillo stesso.
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Elenco sediPiano Regionale di Eliminazione del Morbillo e della Rosolia Congenita 2013-2015
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