Tali strutture di norma devono essere ubicate fuori terra o in ambienti considerati "fuori terra".
È consentito, purché situati in contesti consolidati e urbanizzati, applicabili solo per locali al primo livello seminterrati e/o interrati, previo ottenimento della deroga dal servizio SPISAL e la valutazione del radon.
È necessario che siano rispettate le seguenti caratteristiche di carattere generale:
Devono essere previsti locali distinti per sesso (per dimensioni in rapporto all'utenza confrontare la tabella in basso).
Devono essere previsti locali distinti per sesso minimo 1+1 di cui uno per disabili purché fruibile da spazio comune. Devono avere accesso da un anti - w.c. (per numero in rapporto all'utenza e numero di lavabi confrontare la tabella in basso)
Devono essere previsti locali distinti per sesso e separati dai servizi igienici (per numero in rapporto all'utenza confrontare la tabella in basso). Inoltre dovranno essere dotate di ventilazione artificiale con almeno 5 ricambi/ora se continua e 10 se temporizzata, con durata tale da garantire un ricambio completo ad ogni utilizzo.
Inoltre le docce e i servizi igienici rappresentano un punto critico di esposizione di aerosol pertanto è necessario il rispetto degli adempimenti e delle misure di prevenzione come da accordo del 13/01/2005 "conferenza permanente fra Stato e le Regioni e PP.AA", in materia di legionellosi.
Devono essere previsti locali/spazi delimitati con pareti anche con altezza minima di mt. 2,00, da destinarsi a deposito attrezzature, materiale di sanificazione.
devono essere di facile pulizia e disinfettabile. La scelta dei materiali dovrà essere diversificata a seconda dell'attività svolta (corpo libero o utilizzo di attrezzi).
Tutte le superfici vetrate devono essere a norma antinfortunistica e/o antisfondamento. Ogni possibile fonte di pericolo presente (sporgenze, elementi appuntiti ecc.) deve essere eliminata o adeguatamente protetta
È opportuno ottimizzare i percorsi interni in modo da preservare una buona condizione igienico-sanitaria, in particolare dall'accesso della struttura agli spogliatoi che non dovranno interferire con le sale per l'attività fisica.
Devono essere previste idonee vie di fuga. Sono possibili misure inferiori a m 1,20 fino ad un minimo di m 0,80, apribile verso la via di esodo fino a 25 persone.
Le vie di uscita devono essere due, di cui una di larghezza di 1,20 m e l'altra non inferiore a 0,80 m per una capienza maggiore di 25 persone. Nel caso di attività collocate solo nel piano interreato o seminterrato le uscite dovranno essere di m 1,20.
Impianto | Sala/e attività | N° utenti | Spogliatoi | Docce | Wc e lavabi |
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Superficie totale impianto MQ* | Superficie indicativa destinata alla sala attività** | 1 utente per ogni 4 mq della sala attività** | Coefficienti per il calcolo della superficie degli spogliatoi. N° utenti per coefficiente | Rapporto numero docce/ utenti distinti x sesso | Rapporto numero wc e lavabi/utenti distinti x sesso |
Da 100 a 500 | 60% | 1/4 | 0,95 | 1/10 | 1/10 |
Da 501 a 1.200 | 65% | 1/4 | 0,85 | 1/10 | 1/12 |
Da 1201 a 1500 e oltre | 70% | 1/4 | 0,75 | 1/12 | 1/15 |
*Impianto: insieme di uno o più sale per l’attività motoria che hanno in comune spazi e servizi di supporto ed accessori non disciplinato dalle Federazioni sportive Nazionali (norme CONI), finalizzate al raggiungimento del benessere psico-fisico
**Sala attività: spazio destinato esclusivamente alla pratica dell’attività motoria
Bibliografia: tratto dal Regolamento regionale 29/05/1998 n° 16 della Regione Umbria bollettino ufficiale n° 38 del 08/06/1998