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Linee guida per cambio d’uso al piano terra in residenziale

Indicazioni sulla trasformazione dei piani terra in ambito residenziale

La trasformazione dei piani terra nell’ambito urbano, frutto di una recente crisi degli spazi commerciali di vicinato, determina la richiesta da parte dei privati di adeguare spazi e tipologie per vocazione non riconoscibili per l’uso domestico attraverso il cambio di destinazione d’uso. Nella progettazione è necessario garantire all’interno delle residenze una buona qualità della vita ed un gradevole clima ambientale senza esporre le persone ad impatti significativi (rumore, traffico e smog di prossimità, ecc). Sono da evitare stati che possono produrre disagio.

Elementi prestazionali da valutare:

PRIVACY
Garantire le pratiche domestiche senza oscurare le finestre, possibilità di aprire le finestre senza interferenze dall’esterno.

  • H bancale della finestra dal piano esterno del marciapiede di almeno m 1,80;
  • nelle tipologie non riconoscibili per un uso domestico ad esempio portoni di ingresso, androni, ecc è necessario creare una zona filtro di almeno 1 metro circa, una sorta di intercapedine tra il locale interno e lo spazio esterno sfruttando lo spazio interno ad uso filtro tra il serramento esterno e quello interno;
  • assenza di finestre a filo di spazi pubblici;
  • in presenza di affacci diretti su spazi camminabili garantire spazi di pertinenza delimitati.
CONO VISUALE
  • Garantire la possibilità di un angolo di visuale libera verso l’esterno anche a misura di bambino senza interferenze.
AFFACCIO SU STRADE A BASSO IMPATTO ACUSTICO/ATMOSFERICO
  • I cambi d’uso sono possibili esclusivamente in contesti che non espongono ad impatti acustici ed atmosferici (ad esempio derivanti da intenso traffico);
  • Possibili i cambi d’uso in strade a basso impatto come ad es. nella ZTL o nelle strade classificate locali senza funzione di attraversamento;
  • Assenza di impianti semaforici.
LUCE NATURALE
  • Garantire un idoneo contributo di luce naturale con il rispetto del FlmD del 2% nei locali abitabili;
  • Nei contesti di antica origine sono possibili valori diversi in relazione al contesto e alle caratteristiche tipologiche del sito e del tessuto edilizio limitrofo;
  • Nella rappresentazione del flusso luminoso interno risulta utile una rappresentazione spettrometrica;
  • Gli ambienti abitabili devono presentare caratteristiche tali da consentire pareti contrapposte in grado di garantire un riscontro d’aria;
  • I locali abitabili che prospettano su spazi interni  devono affacciarsi su spazi con caratteristiche di cortile e non su cavedi.
Ultimo aggiornamento: 18/01/2024
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