Il Virus Respiratorio Sinciziale (VRS) causa infezioni respiratorie, particolarmente gravi nei bambini molto piccoli, quali ad esempio la polmonite e soprattutto la bronchiolite.
La bronchiolite è un'infezione virale che colpisce i bronchioli, cioè i rami più periferici dell’albero respiratorio. Fino al 70% di tutte le bronchioliti dei bambini al di sotto dei 12 mesi di età è causata da VRS. L'infiammazione legata all’infezione causa inizialmente una modesta congestione del naso con un po’ di tosse e febbre ma nell’arco di 4-5 giorni può determinare difficoltà respiratoria, soprattutto nei bambini piccoli. I sintomi includono tosse, naso che cola, febbre e respiro affannoso. L’infezione respiratoria non sempre si risolve da sola in pochi giorni e può richiedere infatti il ricovero in ospedale e portare a complicanze anche gravi.
Il VRS circola soprattutto tra ottobre e aprile di ogni anno.
L’infezione da VRS nei bambini piccoli favorisce lo sviluppo di broncospasmi ricorrenti nei primi anni di vita e rappresenta una delle concause di sviluppo di forme di bronchite asmatica e asma in età prescolare e scolare.
Ad oggi non sono disponibili terapie e trattamenti specifici se non l’ossigenoterapia nei casi più gravi. Gli antibiotici o i cortisonici non sono efficaci nel curare la bronchiolite causata dal VRS. In genere si deve monitorare l’evoluzione eventualmente ricorrendo all’assistenza ospedaliera se necessario e nei casi più gravi in terapia intensiva.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) stima che a livello globale il carico di infezioni acute delle basse vie respiratorie nei bambini di età inferiore ai 5 anni, sia di 33 milioni l’anno, con oltre 3 milioni di ricoveri e più di 100.000 decessi, che coinvolgono in 9 casi su 10 i paesi in via di sviluppo.
Più a rischio sono i neonati prematuri e i bambini di età inferiore ai sei mesi. Tuttavia la maggior parte dei ricoveri avviene in bambini sani nati a termine.
Anche in Italia, VRS è l’agente patogeno principalmente responsabile della bronchiolite. Sotto all’anno di età rappresenta una delle principali cause di morte e di ricovero tra tutte le infezioni respiratorie. A livello nazionale, esiste un sistema specifico di sorveglianza che monitora l’andamento delle infezioni da VRS. In Veneto, negli ultimi anni, è stato rilevato un aumento dei ricoveri ospedalieri legati a questo virus, principalmente nei bambini piccoli.
Il VRS si diffonde da persona a persona attraverso le particelle e le goccioline rilasciate nell’aria quando una persona infetta respira, parla, tossisce o starnutisce. Il VRS può diffondersi anche quando le goccioline respiratorie si depositano su superfici che altre persone toccano. Queste persone possono infettarsi toccandosi con le mani contaminate il naso, la bocca o gli occhi. Si tratta di un mezzo di trasmissione comune per i neonati e i bambini piccoli che toccano superfici e giocattoli infetti o li mettono in bocca.
È importante adottare tutti i comportamenti che riducono il rischio per il bambino piccolo di contrarre il VRS:
A partire dal 2024 è disponibile, dopo moltissimi anni di ricerca, un anticorpo monoclonale (Nirsevimab) che fornisce la protezione contro questo virus. L’anticorpo monoclonale è un farmaco che viene somministrato ai bambini sani durante la loro prima stagione invernale e che protegge dall’infezione. Questo anticorpo ha dimostrato di poter prevenire il 90% dei ricoveri causati da VRS.
In autunno prenderà avvio la campagna regionale rivolta ai bambini nati a partire dal 01/01/2024. Le famiglie riceveranno una lettera informativa sulle modalità di adesione alla campagna.
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Informativa sulla profilassi con Nirsevimab per la prevenzione della bronchiolite da Virus Respiratorio Sinciziale (VRS) | 101.24 KB |