Le scuole, ed in particolare le strutture per la prima infanzia (asili nido, micronidi, nidi integrati, nidi aziendali, centri infanzia, baby parking), costituiscono ambiti particolarmente delicati sotto molti aspetti e per questo sono oggetto di particolari tutele anche dal punto di vista igienico-sanitario.
Negli ultimi anni sono pervenute a questo Dipartimento numerose richieste di parere igienico-sanitario preliminare alla realizzazione di strutture per la prima infanzia sul territorio dei 36 comuni dell'ULSS 20 (ubicate in edifici preesistenti oppure di recente costruzione).
Il fabbisogno di tali strutture è andato infatti aumentando nel tempo di pari passo con le modifiche demografiche e sociali, ad esempio l'aumento del numero di donne che lavorano ed il passaggio dalla famiglia allargata ad una di tipo nucleare.
Per questo motivo molti soggetti pubblici e privati hanno ampliato l’offerta di strutture apposite, pubbliche e private, mentre la legge regionale 22/2002 e la DGRV 84 del 16/1/2007 hanno fissato i requisiti e le modalità di realizzazione, autorizzazione e accreditamento di tali strutture.
Il numero di questi servizi è andato via via crescendo. I progetti presentati nella maggior parte rappresentano una evoluzione favorevole rispetto al passato, grazie anche alla presenza di chiari parametri di riferimento in seguito alla promulgazione della citata normativa.
Per rendere possibile l'applicazione dei criteri stabiliti dalla LR 22 e dalla DGRV 84 sono state inoltre attivate due commissioni per l'autorizzazione all'esercizio delle strutture per la prima infanzia ai sensi della legge 22/2002 (una per il Comune di Verona e una per i rimanenti Comuni dell'ULSS).
Purtroppo però talvolta vengono attivate strutture per l'infanzia che non rispondono appieno alla normativa di cui sopra; a volte è stato necessario negare il parere favorevole richiesto sempre per la mancanza dei necessari requisiti. Nella maggior parte dei casi il problema principale era rappresentato dall'assenza di un'area scoperta e soprattutto della collocazione in aree inadatte perché ubicate in zone di scarsa qualità dell'aria, con presenza di sorgenti inquinanti sotto il profilo acustico e atmosferico.
Altre volte ci sono state presentate richieste che riguardavano asili nido, aziendali o non, posti vicino a industrie a rischio di incidenti rilevanti o a insediamenti pericolosi per quanto riguarda il rischio di incendio o scoppio, indipendentemente dalla zona urbanistica. In questi casi è necessaria una valutazione accurata per verificare l’entità del rischio e la necessità di interventi sulle aziende vicine. Altri problemi strutturali frequentemente riscontrati riguardavano gli edifici inadeguati.
È possibile rivolgersi all'Ufficio Igiene Edilizia per richiedere il rilascio di parere igienico-sanitario per locali destinati a nido privato, che devono conformarsi ai requisiti edilizi previsti dalla legge.
A questo scopo è stata predisposta una check-list che specifica i vari requisiti necessari per l'apertura di una nuova struttura per l'infanzia. In particolare si sottolinea che la legge prevede che gli asili nido e strutture affini siano ubicati in zone salubri, lontane da fonti di inquinamento o di pericolo (ad es. traffico, attrezzature urbane che possano arrecare disagio, industrie a rischio ecc.).
L'Ufficio Igiene Edilizia collabora inoltre in varie forme con i Comuni e con l'Ufficio Qualità dell'ULSS 20 come consulente per le procedure di autorizzazione ed accreditamento ai sensi della legge 22. Per tutte le informazioni agli utenti. in merito alle procedure di accreditamento – autorizzazione ai sensi della legge 22, si consiglia di rivolgersi direttamente ai Comuni.
Manuale della Regione Veneto sulle strutture per la prima infanzia, con un capitolo dedicato a chi vuole aprirne una (dal sito venetosociale )