Secondo i dati ISTAT, nel 2018 si sono verificati in Italia 172.533 incidenti stradali con lesioni a persone, che hanno provocato 3.334 vittime e 242.919 feriti; in Veneto 14.106 incidenti stradali, con 318 vittime e 19.341 feriti.
Tra i comportamenti errati più frequenti sono da segnalare la guida distratta (ad es. per uso del telefono cellulare), il mancato rispetto della precedenza e la velocità troppo elevata.
Nonostante il lavoro svolto negli ultimi anni dalle varie Istituzioni coinvolte (Forze dell'Ordine, Comuni, ULSS…), rimane prioritario l’obiettivo di lavorare sulla prevenzione degli incidenti stradali per ridurre la mortalità e gli esiti invalidanti che ne derivano.
Continua a scendere in Europa il numero delle vittime sulle strade, seppure in misura contenuta rispetto all’anno precedente. Nel complesso circa 25mila persone sono decedute in incidenti stradali, contro le 31.595 del 2010, con una riduzione nel periodo di circa il 21%. Più contenuto il calo percentuale registrato in Italia (-19,0%). Tra il 2017 e il 2018, il numero delle vittime diminuisce dell’1% nell’Unione europea e dell’1,3% in Italia.
Nel 2018 si sono verificati in Veneto 14.106 incidenti stradali che hanno causato la morte di 311 persone e il ferimento di altre 19.341. Rispetto al 2017, sono aumentati gli incidenti (+1,9%), i feriti (+1,7%) e le vittime della strada (+3,3%) in netta contrapposizione con la tendenza nazionale che presenta diminuzioni, seppur modeste, per tutti e i suddetti aggregati.
I Programmi d’azione europei per la sicurezza stradale, per i decenni 2001-2010 e 2011-2020, impegnano i Paesi membri a conseguire il dimezzamento dei morti per incidente stradale con una particolare attenzione, nel decennio in corso, agli utenti vulnerabili.
Il tasso di mortalità stradale (morti per milione di abitanti), indicatore utilizzato per effettuare analisi comparative, si attesta, nel 2018, a 49,1 nella Ue28 e a 55,2 in Italia (nel 2010 rispettivamente 62,8 e 69,4). Con tale risultato il nostro Paese si colloca al sedicesimo posto nella graduatoria europea, guadagnando due posizioni rispetto al 2017.
Analogamente al 2017, la riduzione non ha interessato tutti i Paesi. Nel 2018 le vittime della strada sono in aumento in undici Paesi, tra i quali alcuni di più recente adesione all’Unione europea, come Estonia (+39,6%), Repubblica Ceca (+13,7%), Lettonia (+8,8%), Polonia (+1,1%), Ungheria (+0,6%), ma anche in quelli di più consolidata tradizione per la sicurezza stradale, come Svezia (+28,1%), Paesi Bassi (+10,6%), Germania (+2,8%), Finlandia (+0,9%), Portogallo (+0,7%.
Tra il 2010 e il 2018 la riduzione media annua del numero di vittime della strada è stata del 2,8% nella UE e del 2,6% in Italia, variazioni comunque inferiori a quelle stimate per raggiungere l’obiettivo europeo di dimezzare il numero di morti in incidenti stradali entro il 2020. Per rispettare il target fissato, nel periodo 2019- 2020 il numero di vittime nella Ue e in Italia dovrebbe ridursi, ogni anno fino al 2020, di circa il 20%.
Fondamentali l’attenta pianificazione della mobilità urbana ed extraurbana, compresa la predisposizione dei PUMS (Piani Urbani della Mobilità Sostenibile), con l’obiettivo di potenziare la rete di trasporti pubblici e favorire spostamenti a piedi ed in bicicletta; inoltre, l’informazione e la formazione di cittadini ed operatori sui comportamenti a rischio e sulle buone pratiche (ad. es. utilizzo di dispositivi di sicurezza individuale e di dispositivi di protezione per il trasporto del bambino in automobile…).