Il radon Deriva dal “decadimento nucleare” del radio ed è ubiquitario, essendo presente, in diverse concentrazioni, in tutta la crosta terrestre, nel terreno e nelle rocce e, di conseguenza, nei materiali da costruzione derivati (ad es. cementi, tufi, laterizi, graniti, ecc.). Essendo privo di colore, odore e sapore non viene percepito.
Il radon è un agente cancerogeno per l’uomo (inserito nel gruppo 1 IARC dal 1988) e rappresenta la seconda causa di tumore al polmone dopo il fumo di sigaretta. L’esposizione a radon associata a fumo di sigaretta, inoltre, comporta un ulteriore aumento del rischio di contrarre la malattia.
Seppur presente, in aria aperta generalmente il radon si disperde e si trova quindi in basse concentrazioni. Tuttavia, in luoghi chiusi quali case, scuole, ambienti di lavoro, ecc., può raggiungere concentrazioni elevate e costituire quindi un rischio per la salute, specie se la permanenza in tali luoghi è prolungata. Maggiori informazioni sul sito dell' Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale
È opportuno misurare la concentrazione di radon soprattutto in locali a contatto con il terreno o costruiti con materiali potenzialmente a rischio. Le misurazioni, data la variabilità dei rilevamenti influenzati dalla stagionalità, dall’ora del giorno e dalle condizioni meteorologiche, vanno effettuate da personale esperto e per periodi di tempo sufficientemente lunghi da permettere una stima della concentrazione media di radon.
Possibili misure di prevenzione e di mitigazione del rischio comprendono interventi strutturali/impiantistici in fase di progettazione, costruzione, restauro o bonifica degli edifici.
La Regione del Veneto ha condotto nel tempo diverse campagne di monitoraggio della concentrazione di gas radon nel territorio regionale ed ha aggiornato nel 2016 la mappatura dei territori comunali del Veneto interessati dal fenomeno del gas radon; sono state definite aree a rischio quelle in cui almeno il 10% delle abitazioni è stimato superare il livello di riferimento di 200 Bq/m3 di concentrazione media annua (DGRV n. 79/2002).
Per informazioni su tali monitoraggi e, in generale, sul tema Gas Radon si rimanda alla pagina sul radon nel sito di ARPAV. La mappatura delle aree ad elevato potenziale di radon nel territorio veneto è inoltre consultabile nella mappatura delle aree ad elevato potenziale di radon nel territorio Veneto (pdf 0,1Mb)
Pagina dell’ISPRA dedicata al radon
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Opuscolo informativo ISPESL sul radon in Italia
Scarica l'opuscolo (pdf 1,9Mb)
Pagina sul radon nel sito di ARPAV
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